Claudio Arrau
02:23 | Author: A
Claudio Arrau León (Chillán, 6 febbraio 1903 – Mürzzuschlag, 9 giugno 1991) è stato un pianista cileno allievo del maestro Martin Krause, considerato uno dei maggiori interpreti del XX secolo.

Arrau riceve le prime lezioni di pianoforte dalla madre, pianista dilettante, ed esordisce all'età di cinque anni. Grazie ad una borsa di studio concessa eccezionalmente dal parlamento può recarsi in Europa per studiare e perfezionarsi. Dal 1912 è a Berlino ove frequenta il conservatorio Stern sotto la guida di Martin Krause. Negli anni della formazione ebbe la possiblità di ascoltare numerosi pianisti che vivevano a Berlino in quegli anni: Busoni, Schnabel, Fischer, Lhevinne, che influenzarono la sua vena artistica, e il quasi coetaneo Vladimir Horowitz, che Arrau vide in un concerto e dal quale fu profondamente impressionato.

Nel 1927 vince il concorso internazionale di Ginevra ed inizia la carriera concertistica. Fino al 1940 accumula un repertorio di eccezionale vastità comprendente tutta l'opera per tastiera di Bach (eseguita tra il 1935 ed il 1936 in una serie di 12 concerti alla Meistersaal di Berlino) ed ampie parti delle opere di Ludwig van Beethoven, Schubert, Mozart, Chopin, Schumann, Brahms, Liszt, ma non escludendo nemmeno Busoni, Balakirev, Čajkovskij, Debussy, Ravel, Albéniz, Granados e Stravinsky. All'epoca il suo repertorio includeva inoltre una sessantina di concerti per pianoforte ed orchestra.

L'Arrau quarantenne decise di concentrare le sue attenzioni di interprete su Beethoven, Schumann, Chopin, Liszt, Brahms. Spiccano in questa lista le assenze di Mozart, Schubert, Bach (Arrau riteneva che la sua musica per tastiera fosse meglio resa con gli strumento per i quali fu composta: clavicembalo e organo). Attivo fino a tarda età, nella seconda metà degli anni settanta ritornò in modo inatteso su Debussy e più tardi su Mozart (incisione integrale delle sonate) e su Schubert ("il problema ultimo dell'interpretazione", come soleva dire). Al momento della sua morte stava lavorando ad una incisione integrale dell'opera per tastiera di Bach, cinquantacinque anni dopo la storica integrale di Berlino.

Pianista dotato di totale controllo tecnico dello strumento, tendeva a dissimulare il suo grande virtuosismo adottando spesso tempi sensibilmente più lenti del normale, per mettere in evidenza la nitidezza del suono e del contenuto musicale. Meticoloso studioso della partitura, nutrì sempre un profondo rispetto del segno così come era stato scritto dal compositore, e le sue esecuzioni, analitiche, rispecchiano ciò in maniera esemplare. Ciò è evidente soprattutto nelle sonate di Beethoven. Di Mozart in tarda età offrì una lettura prettamente dolce, apollinea, teneramente limpida delle sonate. Saggi esemplari del suo controllo virtuosistico, infallibile eppure misurato, rimangono le sue incisioni dei concerti di Brahms e le sue incisioni di Liszt, in particolare la sonata in si minore (notevole sia tecnicamente sia come visione culturale), i 12 studi trascendentali e alcune fantasie su brani d'opera.
Claudio Arrau Plays Mendelssohn Rondo Capriccioso

Arrau in Boston. Chopin, Scherzo 1

claudio arrau - liszt, ballade no. 2 - part i
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